La FORSU è una risorsa importante, il cui sfruttamento può giocare un ruolo chiave nell’implementare una strategia di economia circolare di ampio respiro. Dalla qualità della FORSU raccolta dipende anche la qualità del biometano che sarà prodotto e più in generale l’efficacia ed efficienza del processo di trasformazione. Ridurre il più possibile il materiale non compostabile in ingresso, significa avere meno scarti (costo economico e ambientale) e migliorare la qualità del digestato in uscita.
Tra il 2020 e il 2021, Gruppo CAP insieme con CIC (Consorzio Italiano Compostatori) ha condotto 6 campagne di analisi della FORSU raccolta nei comuni conferitori. Questa campagna ha consentito di fare una fotografia della qualità della FORSU raccolta.
Come è avvenuta la campagna?
L’analisi è stata eseguita a partire da campioni rappresentativi (100 kg) di FORSU. Da ciascun campione è stata prelevata una quota parte attraverso un processo di “quartatura”. I tecnici di CIC sono poi passati a dividere manualmente i diversi materiali non organici presenti e ad analizzarne la composizione.
Quali sono gli esiti?
L’analisi merceologica condotta dal CIC ci dice che il rifiuto organico conferito dai comuni di Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Pioltello, Segrate e Sesto San Giovanni (i comuni soci di ZeroC) è di buona qualità: la media ponderata infatti si attesta al 6,1%.
Si tratta di un dato buono, considerando che il valore atteso era di 11% (dato nazionale medio). Nelle due campagne non è stata registrata nessuna variazione stagionale particolare.
Il valore più alto registrato da Sesto San Giovanni è probabilmente determinato dal fatto che questo è stato l’ultimo comune ad avviare la raccolta differenziata.
L’analisi fotografa, però, anche che alcuni elementi che vanno migliorati, come la presenza di rifiuti che non vanno conferiti nell’organico: sacchetti di plastica e la plastica messa all’interno dei sacchetti rappresentano quasi il 34% del MNC, i tessili sanitari (pannolini) oltre il 12%. Mentre inerti (come le lettiere degli animali domestici) insieme a vetro e metallo cubano un ulteriore 18%.
Mettere a punto strategie e azioni precise per intervenire su questi elementi, che l’indagine evidenzia in maniera molto chiara, consentirebbe di migliorare decisamente la qualità della FORSU.
I dati dei singoli Comuni
Le azioni future
Le campagne di analisi della FORSU proseguiranno in maniera costante. Nel febbraio scorso è stata avviata la seconda campagna che si concluderà nel 2024. è stato previsto di realizzarne 2 all’anno per monitorare nel tempo l’evoluzione della qualità della raccolta.
Il RAB intende, per quanto nelle sue possibilità, parte attiva in questo importante processo di cambiamento culturale sollecitando le amministrazioni comunali e promuovendo azioni di sensibilizzazione verso la cittadinanza.